Descrizione
Secondo l'art. 118, comma 4, della Costituzione italiana «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà».
Per dare attuazione a questo principio, il Comune di Povegliano Veronese ha approvato il Regolamento per l'attuazione della sussidiarietà mediante interventi di cittadinanza attiva e lo strumento dei Patti di Sussidiarietà, che realizzano la collaborazione con i cittadini attivi per la messa in campo di azioni, competenze e idee a favore dei beni comuni del territorio comunale.
Nello specifico, si intendono per:
- Beni comuni: i beni materiali, immateriali e digitali che i cittadini attivi e l'Amministrazione, anche attraverso procedure partecipative e deliberative, riconoscono essere funzionali al miglioramento della qualità della vita individuale e collettiva della comunità;
- Spazi pubblici: gli spazi di uso collettivo, fisico o virtuale, di proprietà pubblica o ad uso pubblico;
- Cittadini attivi: tutti i soggetti, anche di natura imprenditoriale, singoli, associati o riuniti in formazioni sociali, purché consentite dalla legge, che si attivino per la cura e/o la valorizzazione dei beni comuni;
- Proposta di sussidiarietà: la manifestazione di interesse formulata direttamente dai cittadini attivi e/o in risposta ad una chiamata in sussidiarietà resa pubblica dal Comune per l'attuazione di interventi di cura e/o di valorizzazione di beni comuni, in concerto con l'Amministrazione;
- Chiamata in sussidiarietà: la proposta di sussidiarietà formulata dal Comune per la cura e/o la valorizzazione di beni comuni, aperta a tutti e pubblicata sulla presente pagina web in forma di avviso pubblico, con indicazione delle specifiche finalità, dei termini e delle modalità di adesione;
- Patto di sussidiarietà: l'accordo, stipulato ai sensi dell'art. 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241, attraverso il quale i cittadini attivi e il Comune definiscono l'ambito e le caratteristiche della collaborazione per l'attuazione di interventi di cura e/o di valorizzazione dei beni comuni;
- Interventi di cura: interventi volti alla protezione, conservazione, manutenzione dei beni comuni, al fine di garantire e migliorare la qualità e la fruibilità degli stessi, a beneficio dell'intera collettività;
- Interventi di valorizzazione: interventi di recupero, trasformazione, innovazione di beni comuni, all'interno di processi territoriali, sociali, economici, tecnologici ed ambientali che incidano sul miglioramento della qualità della vita;
- Azioni condivise: interventi di cura e/o di valorizzazione di beni comuni svolti congiuntamente dai cittadini attivi e dall'Amministrazione, con carattere di continuità e di inclusività.
Ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del citato Regolamento, gli interventi di cura e di valorizzazione dei beni comuni e le azioni condivise possono riguardare i seguenti ambiti tematici, purché rispondano a finalità di interesse generale e ai principi di inclusività e partecipazione:
- ambiente e sua salubrità;
- gestione di edifici e spazi pubblici o ad uso pubblico;
- mobilità sostenibile, salute e qualità della vita;
- attività sociali, di partecipazione e di aggregazione;
- educazione alla cittadinanza e alla legalità;
- sviluppo sostenibile; cultura, sport e tempo libero;
- promozione degli elementi caratteristici del territorio;
- cura del patrimonio pubblico comunale, con particolare riferimento al verde pubblico, all’arredo urbano, agli edifici e alle strutture;
- ogni altra attività sui beni comuni che rientri nelle competenze dell’Amministrazione e mantenga una finalità di interesse generale.
Sono sempre esclusi gli interventi che comportino attività in quota e/o rischi non proporzionati rispetto alle finalità e ai risultati attesi.
Chiunque può presentare la propria proposta di sussidiarietà: singoli cittadini, associazioni, gruppi informali, imprese, altri enti pubblici.
Per proporre un Patto, scarica e compila il modulo allegato.